Finanza agevolata, il contributo a fondo perduto

I contributi a fondo perduto sono prestiti per i quali non è previsto alcun rimborso del capitale in questione. Tuttavia, la questione è più complessa di ciò che sembra.



Una definizione semplicistica dei finanziamenti a fondo perduto è la seguente: prestiti per i quali non è previsto alcun rimborso del capitale in questione. È necessario però approfondire il tema per comprenderne tutti i dettagli e le sfumature. In caso contrario si potrebbe pensare che basta richiedere dei fondi per aprire la propria azienda, ottenendoli senza alcun obbligo di sorta. 

Contributo a fondo perduto: l’erogazione

Un’informazione superficiale può convincere un giovane imprenditore o in generale uno alle prime armi a ritenere possibile l’ottenimento di un prestito a fondo perduto pari alla totalità dell’importo necessario per l’avvio di un’attività. Un grosso errore, considerando come nella totalità dei bandi la percentuale dei finanziamenti ottenibili a fondo perduto, ovvero senza l’obbligo di rimborso della somma ricevuta, non supera il 50% del totale.

Proponendo un esempio pratico e molto semplice, in riferimento a una richiesta di finanziamento di 50.000 euro, Il richiedente avrà la possibilità di non restituire unicamente una porzione della somma di denaro. La restante rientrerà nella categoria del prestito agevolato. Ciò vuol dire che il tasso previsto per la restituzione del debito potrebbe essere molto conveniente o, in alcuni casi, pari a zero. Ciò non vuol dire però che in alcun caso si venga esautorati dal pagamento. 

Contributo a fondo perduto: le agevolazioni

Analizzando la materia nel dettaglio si scopre dunque come non esistano affatto finanziamenti a fondo perduto che consentano la non restituzione della totalità della cifra richiesta. I contributi ottenuti sono però affiancati da alcune agevolazioni. Ecco quali possono essere, a seconda dei casi: 

  • Finanziamenti agevolati – Si tratta di somme di denaro ottenute a fronte di tassi molto bassi o, in determinati casi, pari a zero.
  • Tutoring – È possibile usufruire di un servizio gratuito di tutoring per farsi largo nel mondo dell’imprenditoria.
  • Fidejussione – Garanzie fidejussorie offerte da parte del Fondo di Garanzia, rivolto alle PMI.
  • Contributi – Contributi in conto impianti o crediti d’imposta.

Come ottenere contributi a fondo perduto

Farsi strada nel vasto mondo dell’imprenditoria non è semplice. Ecco dunque un’utile guida atta a comprendere a chi rivolgersi per ottenere dei contributi a fondo perduto. Si tratta del primo grande ostacolo posto su un lungo percorso: trovare il bando più adatto alla propria situazione e idea d’azienda. 

Ogni bando presenta delle precise caratteristiche, essendo stato creato unicamente per un determinato ventaglio di attività, imprenditori o territori. Basti pensare che esistono finanziamenti per l’imprenditoria femminile, così come bandi rivolti unicamente alle imprese operanti al Sud Italia. Il consiglio da poter dare a un imprenditore inesperto è quello di richiedere una consulenza per i finanziamenti a fondo perduto. Porre il proprio futuro nelle mani di un consulente specializzato è la mossa giusta da fare. Sarà così possibile trovare il giusto bando e presentare la domanda in maniera corretta, evitando errori banali che potrebbero inficiare la richiesta, pur avendo i necessari requisiti. 

Il crowdfunding

A dire il vero, un modo ci sarebbe per riuscire ad ottenere un finanziamento senza avere l’obbligo di restituire il denaro ottenuto: è il caso del crowdfunding. Nello specifico, sfruttando la forma del reward based, è possibile ottenere fondi utili da parte di persone genuinamente interessate al progetto proposto. Non è previsto alcun rimborso ma, come l’espressione reward based suggerisce, gli investitori otterranno delle ricompense, a seconda del finanziamento offerto. Maggiore sarà la somma, migliore sarà la ricompensa proposta.


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